IVREA VISIONI E PREVISIONI- Conferenza

Dal primo luglio 2018 la città di Ivrea è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Questo recente riconoscimento è un'occasione di rilancio per un territorio che ha sempre avuto una forte vocazione industriale e tecnologica. L'ammissione nella lista attesta un glorioso passato che ha lasciato tracce edificate: l'UNESCO riconosce il valore del territorio antropizzato.

Gli edifici olivettiani non sono solamente le fabbriche: l’intera rete delle attività è una sapiente combinazione tra spazi edificati e scenari paesaggistici. Cosa rimane oggi di un progetto organizzato in base alle ideologie novecentesche? 

 

 

GAETANO DI TONDO (Presidente Associazione Archivio Storico Olivetti)

La complessità delle attività condotte da una Società industriale multinazionale nel corso di più di un secolo è riscontrabile nella articolata rete documentale che costituisce il patrimonio archivistico Olivetti.

L’archivio storico della Società Olivetti, che rappresenta la parte quantitativamente più importante del patrimonio documentale conservato dall’Associazione Archivio Storico Olivetti, è composto da milioni di documenti che provengono da fonti diverse (enti aziendali, singole persone) e con svariate tipologie documentali (manoscritti, verbali, corrispondenza, pubblicazioni, progetti, disegni, manifesti, fotografie, audio, video, riviste, libri).

  • L’intervento si pone l’obiettivo di chiarire la missione dell’Associazione alla luce delle nuove sfide che si presentano alla Città di Ivrea. L’immagine visibile della città non è solamente quella che si scorge dall’alternanza dei volumi, dei colori, dall’avvicendamento tra i pieni e i vuoti, è anche la memoria delle funzioni contenute nei singolo edifici come  sedimentazione dell’intelletto umano, delle fatiche e delle aspettative  di un’itera società.

 

RENATO LAVARINI (Coordinatore della candidatura del Sito “Ivrea, città industriale del XX secolo”)

Il valore unitario complessivo del sito risiede nel connubio tra la nuova capacità espressiva propria di queste architetture moderne e il riconoscimento del loro essere parte di un progetto economico e sociale esemplare permeato dalla proposta comunitaria. La città industriale di Ivrea, infatti, rappresenta il manifesto delle politiche del Movimento Comunità, fondato a Ivrea nel 1947 e ispirato alle riflessioni di Adriano Olivetti su un ipotetico nuovo ordinamento politico e amministrativo basato sulla Comunità e su un modello economico caratterizzato da una visione collettiva delle relazioni tra lavoratori e imprese. La proposta di Olivetti si distingue nel panorama delle proposte comunitarie del XX secolo per l’eterogeneità dei riferimenti culturali alla base dell’idea di comunità, e per il ruolo assunto dalla fabbrica, a cui è affidato il compito di motore di ricchezza e fulcro delle relazioni sociali.

Il Patrimonio culturale riconosciuto dall'UNESCO ha mantenuto nel tempo i suoi caratteri architettonici originari e gli originari spazi esterni: il cambiamento del tipo di produzione che ha investito Ivrea negli ultimi anni ha comportato per alcuni edifici modifiche meramente funzionali che non  hanno alterato il progetto originario, le qualità architettoniche e compositive.

  • L’intervento si pone l’obiettivo di chiarire dinamiche e interazioni che coinvolgono un territorio a forte vocazione industriale che oggi si trova a far fronte alla gestione di un patrimonio che ha perso parte delle attività produttive e deve riconvertire parte degli spazi tenendo conto del valore architettonico e sociale delle architetture. La produzione architettonica è uno degli artifici più espressivi dell'esigenza di attestare fermamente il ruolo dell'umanità nella storia: esisto perché comunico la mia esistenza e ne lascio testimonianza. Le forme della città diventano implicitamente la rappresentazione della presenza umana che ne trae sia le forme funzionali sia le forme rappresentative. Queste forme sono strettamente legata alla percezione del fruitore che leggerà, alla luce delle proprie conoscenze, i significati dell'ambiente circostante decodificando le immagini, le sovrapposizioni e le intenzioni implicite o esplicite

 

 

 

MATTEO OLIVETTI (Architetto)

Ivrea città industriale del XX secolo si differenzia da altri siti analoghi presenti nella Lista del Patrimonio Mondiale in quanto non è una company town: non è realizzata ex novo secondo un univoco sistema città-fabbrica, ma si innesta nel tessuto urbano e lo integra in un arco temporale di 30 anni. Il complesso industriale eporediese rappresenta l’espressione tangibile della visione riformatrice di Adriano Olivetti. Più correttamente è la materializzazione di un pensiero culturale e spirituale che fonda le radici nel profondo lascito etico dell’Ing. Camillo, il padre di Adriano.

In parte è la manifestazione fisica di un modello fondato sulla ricerca dell’armonia tra bellezza e funzione, ma non sarebbe del tutto corretto descrivere l’intera “vicenda architettonica” sulla base di una questione puramente estetica in quanto l’intervento, nel suo complesso, è la perfetta corrispondenza tra le esigenze produttive della fabbrica e la necessità di modellare una porzione di città senza assoggettarla ai soli bisogni produttivi.

  • L’intervento si pone l’obiettivo di illustrare il valore del paesaggio artificiale eporediese, un territorio antropizzato carico di significati e figurazioni realizzato solamente in parte. Il primordio dell'umanità è stato il bisogno di perseverare nella propria condizione fondamentale: l'esistenza. L'espressione tangibile di tale proposito è stata la costruzione di un paesaggio artificiale che in primo luogo potesse mitigare le avversità naturali in e, al contempo, rappresentasse materialmente la presenza dell'uomo e delle attività a esso connesse.

 

MARCO COSENTINO (Architetto)

Obiettivo Novecento è una call for abstract organizzata da IUVAS che mira a raccogliere e divulgare riflessioni sul tema della città ideale e sulle sperimentazioni compiute nel secolo scorso. Interesse particolare è la recente iscrizione della città di Ivrea tra i siti UNESCO: il riconoscimento tangibile del valore architettonico e sociale della visione riformatrice di Adriano Olivetti.

Per questo IUVAS promuove la raccolta e la pubblicazione di una selezione di contenuti originali volti all'interpretazione dell'esperienza eporediese nel contesto attuale e nell'ottica di una prospettiva futura. L'intento non è solamente la pubblicazione di visioni e previsioni in ambito locale, ma delle teorie più rilevanti del secolo scorso e la verifica puntuale sullo stato dell'arte in merito al dibattito sulla città pianificata, diffusa e dispersa.

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